Autore: Iacopo Zorniotti • wingwave® coach qualificato, e trainer del Centro Italiano wingwave®
Quanti di noi, almeno una volta nella vita, hanno sentito il bisogno profondo di cambiare qualcosa, in se stessi o nella propria esistenza? E quante volte ci siamo sentiti bloccati e incapaci di muovere un passo? Come se dipendesse esclusivamente dall’esterno, ci arrendiamo a ciò che pensiamo essere indipendente da noi e più forte di noi. Spesso abbiamo anche la credenza che il cambiamento possa iniziare solo dopo aver imparato ciò che ci serve per realizzarlo.
È vero, per fare volontariamente un salto verso il cambiamento dobbiamo agire per apprendere nuovi strumenti, ma in realtà il cambiamento nasce prima dell’apprendimento: tutto inizia con la nascita di un bisogno che crea nuove condizioni dentro di sé. Proviamo a pensare al caso di una persona che decide di cambiare lavoro: forse vive in condizioni limitate, stressanti e di scarso riconoscimento. Il bisogno di migliorare quelle condizioni economiche, emozionali e sociali la spinge ad apprendere nuove competenze, cercare nuove opportunità e creare il contesto che sogna. Senza la nascita e la comprensione di quelle necessità nessun apprendimento è possibile e, di conseguenza, è impossibile generare un cambiamento consapevole, plasmando la nostra vita nella realtà che desideriamo. Continuiamo a chiederci: “Cosa farò domani? Come lo farò?”. Domande importanti ma un’altra, necessaria, deve precederle.
Come dice Teresa Burzigotti, Master NLC Coach e Direttrice del Centro Italiano wingwave®: “Fare è un’azione che si muove dall’interno verso l’esterno e chiederti solo “Cosa farò” spesso porta confusione. Il vero cambiamento, invece, parte da dentro e la domanda giusta da porti è: –Chi sarò domani?-
Tutto ciò che farai dipenderà da chi sarai.”
Il seme del cambiamento, infatti, nasce dentro di noi. Quell’intimo desiderio di evolvere, di superare i propri limiti e di diventare la migliore versione di sé. Il primo passo è riconoscere il bisogno interiore di trasformare qualcosa. Questo bisogno è come una bussola che ci indica la direzione da seguire. Una volta individuato l’obiettivo, possiamo iniziare a costruire il nostro percorso di trasformazione e crescita.
Potremmo riassumere il processo in questo schema:
1. Cambiamento involontario = bisogno/necessità che cambia la percezione e crea un senso di disagio
2. Apprendimento = ottenere nuovi strumenti e consapevolezze
3. Cambiamento consapevole = applicare i nuovi strumenti per plasmare la realtà che si desidera trasformare
Il primo segnale del cambiamento sono quindi le emozioni, che forniscono informazioni preziose sui nostri bisogni e sulle nostre motivazioni. Quando proviamo disagio, frustrazione o insoddisfazione, è un segnale che qualcosa dentro di noi chiede di essere trasformato. Come insegna la psicofisiologia, il nostro apparato sensoriale si attiva quando ci sono cambiamenti nella percezione della realtà che ci circonda o che è al nostro interno. Questo attiva l’organismo e lo induce a rispondere sulla base di ciò che ha percepito. I processi percettivi scatenano emozioni, che a loro volta attivano reazioni, che infine diventeranno apprendimenti e cognizioni.
Come affermava lo psicologo Carl Rogers, “L’apprendimento significativo si verifica quando una nuova esperienza viene assimilata e integrata nella struttura concettuale dell’individuo, modificandola e arricchendola“. L’apprendimento più significativo, infatti, nasce dall’esperienza diretta: quando applichiamo ciò che abbiamo imparato, creiamo nuove connessioni neurali nel nostro cervello, rafforzando i cambiamenti che desideriamo. Pertanto, ciò che apprendiamo va subito verificato e messo in pratica, anche se scomodo. In questo modo un apprendimento diviene acquisizione e influenzerà anche le successive percezioni dell’esperienza vissuta ed elaborata, creando così un’interazione costante tra cambiamenti e apprendimenti.
Questo significa che abbiamo il potere di plasmare il nostro cervello e, di conseguenza, la nostra vita.
Ricorda: il cambiamento non è un evento, ma un processo continuo. Abbraccia le sfide, impara dai tuoi errori e renditi libero di volare verso il futuro che desideri e che davvero ti corrisponde.
Questo è il vero coraggio di cambiare.